I 50 giorni del tempo pasquale ci aiutano a riflettere sulla vita cristiana che, per sua natura, è la vita che proviene da Cristo stesso. Siamo cristiani nella misura in cui lasciamo vivere Gesù Cristo in noi. Partiamo dal Sacramento che ha acceso in noi la vita cristiana, il Battesimo.
Il verbo greco “battezzare” significa “immergere”; il Battesimo ci immerge nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio, dominato dal peccato e facendo nascere l’uomo nuovo.
Il Battesimo è una rinascita. Immergendoci in Cristo, il Battesimo ci rende anche membra del suo Corpo, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo.
Noi battezzati non siamo isolati: siamo membra del Corpo di Cristo.
Il Battesimo permette a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a Lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo.
E come accade per un seme pieno di vita, il Battesimo attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede. Le promesse battesimali che ogni anno rinnoviamo nella Veglia Pasquale vanno ravvivate ogni giorno affinché il Battesimo “cristifichi”: non dobbiamo avere paura di questa parola; il Battesimo ci “cristifica”, chi ha ricevuto il Battesimo e’ “cristificato”, assomiglia a Cristo.
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